Fondo
Paola Padula
Data
anni '90
Luogo
Bellaria, Siena, Ristorante Babette
Persone
Tony Grosso (titolare ristorante), Paola Padula
Descrizione
Il titolare si chiamava Tonino, una persona stupenda, mi ha dato molto fiducia, aveva rispetto per tutti, non parlava male di nessuno, non parlava di politica o di calcio per evitare discussioni. Purtroppo è morto di tumore anni fa.

Fondo
Paola Padula
Data
anni '90
Luogo
Bellaria, Siena, Ristorante Babette
Descrizione
Il nome del ristorante è Babette che era un'italiana che andò in Francia e da lavapiatti è diventata una cuoca famosa e i francesi la ribatezzarono Bavette. In questo ristorante ho lavorato diversi anni. Anche io come Babette ho iniziato come lavapiatti e sono diventata cuoca, ero a mio agio, ero al posto giusto al momento giusto. Da Egidio avevo già fatto qualche esperienza in cucina ma da Babette è stata l'esperienza più importante, mi riusciva cucinare bene. Io mi occupavo dei secondi, da Babette erano specializzati in pesce.

Fondo
Paola Padula
Data
settembre 1990
Luogo
Mesagne, ristorante da Egidio attuale Rusticone
Persone
Paola Padula, Idilio
Descrizione
Questo è l'ingresso del locale da Eigidio, c'era il bar, è stato uno dei primi ristoranti di Mesagne che faceva matrimoni e ricevimenti, aveva una parte al chiuso molto grande, e un giardino piccolo con un po’ di verde dove si potevano fare le foto. Adesso è cambiata la gestione. Sul bancone frigo mi sarò seduta al volo, ero un furetto, correvo da una parte all'altra, mi arrimpicavo dappertutto.
Note
Sul bordo della foto c'è stampata la data: sett 90

Fondo
Paola Padula
Data
anni '90
Luogo
Torre Pedrera, Rimini, Hotel Croce del Sud
Persone
la seconda da sin Paola Padula, i proprietari dell'hotel e lo staff della cucina
Descrizione
Ho lavorato in un albergo a Rimini per due anni, ero impegnata durante le vacanze di Pasqua, e per la stagione estiva. I proprietari dell'albergo volevano che io rimanessi a lavorare e vivere in casa con loro tutto l'anno. Preferii tornare a Mesagne, spinta anche da mia sorella gemella Francesca.

Fondo
Carla Dimonte
Data
anni '50
Luogo
Mesagne, periferia, casa dei nonni paterni
Persone
Maria Ignone (nonna paterna)
Descrizione
Ricordo che la bacinella si trovava nella stanza da letto dei nonni, e mia nonna mi diceva che la usava il dottore per lavarsi le mani dopo che la visitava. Nella casa dei miei genitori abbiamo come ricordo una bacinella della nonna, più moderna di quella presente in questa foto. E' rosa ed ha uno specchio dalla cornice dorata, è molto bella.

Fondo
Crovace-Capitanio
Data
anni '60
Luogo
Mesagne, via Castello 11, officina e autolavaggio Crovace
Persone
da sinistra De Francesco (vigile urbano, amico del nonno), Angelo Crovace (nonno), Romolo Passaro (addetto al lavaggio delle macchine), Brunello Vinci (meccanico)
Descrizione
Il meccanico Brunello parlava bene l'inglese e la sua presenza era molto utile per avere clienti tra i soldati della Base U.S.A.F. di San Vito dei Normanni. Sua moglie era tedesca.

Fondo
Crovace-Capitanio
Data
anni '50
Luogo
Mesagne, via Castello 11, officina e autolavaggio Crovace
Persone
Angelo Crovace (nonno), signor Rini detto Caccavella (conoscente del nonno)
Descrizione
Il signor Rini, amico del nonno, era conosciuto in paese come Caccavella, lavorava in banca e all'esattoria. Il nonno era una persona piacevole, il dialogo nella mia famiglia è sempre stato importante. Mio nonno teneva molto alla nostra istruzione e ad essere curiosi e a interessarci di tutto, la politica, lo sport, la pesca. Era molto emancipato soprattutto rispetto alla considerazione che aveva della donna.
Note
Le auto sono una Fiat 1400 e una Tufin.

Fondo
Crovace-Capitanio
Data
primi anni '50
Luogo
Mesagne, via Castello 11, officina e autolavaggio Crovace
Descrizione
Prima che nascesse l'autolavaggio, affianco all'officina vi era un'autorimessa, nella quale venivano a posteggiare l'auto la notte. I clienti erano abitanti della zona, benestanti che si potevano permettere una o anche due macchine e di poterle anche posteggiare in un garage a pagamento.

Fondo
Crovace-Capitanio
Data
anni '60
Luogo
Mesagne, via Castello 11, officina e autolavaggio Crovace
Descrizione
Mio nonno viaggiava molto era curioso e le novità che scopriva cercava di proporle nel suo paese. Era sempre ottimista e intraprendente, un vero imprenditore. Rischiava sempre e spesso gli andava bene. L'autolavaggio nacque nel 1955 e all'epoca era l'unico a Mesagne. La clientela era per lo più composta dai professionisti e dalla gente più in vista e benestante di Mesagne.
Note
Il modello dell'auto è: Fiat 1100 103 H. L'auto è targata Lecce, tra i clienti dell'autolavaggio e dell'officina c'erano anche delle persone che venivano apposta dal capoluogo salentino.

Fondo
Crovace-Capitanio
Data
anni '60
Luogo
Mesagne, via Castello 11, officina e autolavaggio Crovace
Persone
da sinistra Romolo Passaro (addetto al lavaggio delle macchine), Antonio Zofradetto Tonino (meccanico), Angelo Crovace (nonno), Cosimo Vinci (meccanico)
Descrizione
Questa fotografia probabilmente è una testimonianza di un lavoro particolarmente impegnativo, di cui andavano fieri mio nonno Angelo e i suoi meccanici di fiducia.

Fondo
Anna Chiara Campana
Data
fine anni '60
Luogo
Mesagne, via Oberdan, stabilimento Campana
Persone
operaie stabilimento Campana
Descrizione
Operaie in posa nel piccolo stabilimento di papà. Credo che ci fosse un bel clima sul lavoro, chi ha lavorato con mio padre conserva un buon ricordo.

Fondo
Anna Chiara Campana
Data
fine anni '60
Luogo
Mesagne, via Oberdan, stabilimento Campana
Persone
operaie stabilimento Campana
Descrizione
Operaie lavorano i carciofini nel piccolo stabilimento di Antonio Campana detto Nuccio, mio padre. La fabbrica era situata in via Oberdan, i carciofi venivano inscatolati al naturale, era una prima lavorazione per essere venduti ad altre aziende. Le scatole in latta in cui venivano conservati i carciofi credo fossero quelle che si intravedono sullo sfondo della foto.

Fondo
Anna Lucia de Milito
Luogo
Mesagne (forse Piazza Vittorio Emanuele II)
Descrizione
Una delle prime pompe di benzina di Mesagne.

Fondo
Anna Lucia de Milito
Data
anni '50
Luogo
Mesagne, Cantiere della famiglia Murri
Persone
Vito Galasso (Bisnonno)
Descrizione
Il bisnonno, Vito Galasso lavorava presso i Murri come cocchiere. Don Silvio Murri era avvocato, aveva un legame molto forte con Vito, così come i tre figli Carlo, Maria e Roberto.

Fondo
Antonio Rubino
Data
anni '50
Luogo
Mesagne, campagna

Fondo
Antonio Rubino
Data
anni '50
Luogo
Mesagne, campagna
Persone
Cosima Romano (moglie)

Fondo
Anna Falces
Data
Fine anni '60
Luogo
Mesagne, campagna
Persone
Roberto Calcagni (marito, sulla destra)
Descrizione
Mio marito mentre "cofanava", trasportava l'uva appena raccolta nella tinozza di legno poggiandola in spalla sullo "zaino", un sistema fatto in casa, in genere con dei vecchi pantaloni riempiti con la paglia che facevano da base per rendere più agevole il trasporto. Le gambe del vecchio pantalone venivano legate, cucite insieme, per poterci infilare la testa dentro, la stoffa del bacino veniva riempita di paglia.

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Fondo
Giovanni Plenilunio
Luogo
Mesagne, via San Pancrazio 188
Fotografo
La foto è stata scattata da Remo Perrucci, uno dei dipendenti di mio padre.
Persone
Giovanni Plenilunio
Descrizione
Sono nel deposito della ditta di mio padre, oltre al latte Verbano vendeva vari generi alimentari dal cibo in scatola a quello per i cani, succhi di frutta.

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Fondo
Anna Chiara Campana
Luogo
Mesagne, via Oberdan
Persone
Operaie dello stabilimento Campana
Descrizione
Operaie lavorano i carciofini nel piccolo stabilimento di Antonio Campana detto Nuccio, mio padre. I carciofi venivano inscatolati al naturale, era una prima lavorazione per essere venduti ad altre aziende. Mio padre aveva perso suo padre a 18 anni, era il più grande di 4 fratelli e così ha subito iniziato a lavorare nell'agricoltura. È stato uno dei primi ad avviare l'industria conserviera. Era un uomo intraprendente con una forza di altri tempi. Fino alla mia adolescenza è stato un padre severo, da grande ho capito che era solo una scorza, gli apparteneva essere autorevole, vestiva sempre in giacca e cravatta. Chi ha lavorato con lui conserva un buon ricordo, non credo fosse un datore di lavoro che si metteva sul piedistallo, si comportava alla pari se c'era bisogno lavorava manualmente in prima persona.

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Fondo
Paola Padula
Data
Settembre 1990
Luogo
Mesagne, Ristorante da Egidio, l'attuale Rusticone
Persone
Paola Padula
Descrizione
Qui sono in cucina, il mio primo impiego nella ristorazione, ero lavapiatti tutto fare. Ci ho lavorato diversi anni, all'inizio era un brutto periodo perché avevo perso la mamma l'anno prima, mangiavo poco.
Note
Sul bordo della foto c'è stampata la data: sett 90

Fondo
Carla Dimonte
Luogo
Alimentari, Mesagne, via Giuseppe Verdi
Persone
da sin Antonio Dimonte (padre), Maria Ignone (nonna paterna), Cosimina Dimonte( zia), cane di famiglia
Descrizione
Qui mio padre, mia nonna e mia zia sono fuori dal negozio alimentari di famiglia. Era il primo negozio di mia nonna, poi mio padre ha cambiato locale e ne ha aperto uno adiacente a casa nostra. Ricordo che mi piaceva scorrazzarci dentro, ero curiosa di guardare tutto quello che c'era, appena arrivava una cosa nuova la dovevo assaggiare subito. Mi ricordo un gelato in una coppetta che mangiavo in fretta perché sul fondo c'era scritto se avevi vinto un premio, in palio c'erano magliette o capellini. Mio padre aveva i premi da distribuire ai fortunati e anche se non vincevo me ne regalava uno.
Note
Il cane potrebbe essere della famiglia di mio padre, hanno sempre avuto cani bastardini come quello in questa foto.

Fondo
Crovace-Capitanio
Luogo
Autorimessa e autofficina Crovace, Mesagne, via Castello 11
Persone
da sinistra Antonio detto Tonino Zofra (meccanico), Cosimo Vinci (meccanico), Pasquale Crovace (cugino del nonno), Romolo Passaro (addetto al lavaggio delle macchine), Angelo Crovace (nonno e titolare).
Descrizione
Sullo sfondo si vede l'insegna del famoso Cinema Italia, gestito dall'altrettanto noto Tiragnaru. Mia madre, Isabella Crovace, figlia di Angelo, si ricorda da sempre del Cinema Italia, l'attuale auditorium del Castello Orsini de Balzo. Lu Tiragnaru l'avvisava quando un film fosse adatto alla sua età, era molto affezionata a lei perchè vivevano a stretto contatto. I suoi film preferiti erano quelli con Lorella De Luca, Renato Salvatori. Il cinema era sempre pieno, perché non c'era molto altro da fare, a parte Il Club che era un punto ricreativo dove si ballava, si facevano veglioncini. Lu Tiragnaro era come un amico a casa del quale si andava a vedere il film e se c'erano degli inconvenienti tecnici ci si riferiva direttamente a lui.

Fondo
Anna Chiara Campana
Data
2 ottobre 1964
Luogo
Mesagne, via Nino Bixio, stabilimento Pozzi
Descrizione
La foto ritrae lo stabilimento vinicolo in cui lavorava mio nonno Antonio Manzo, è stata scattata dal terrazzo della casa in cui all'epoca risiedeva la famiglia Manzo.
Note
Sul retro c'è scritto a penna “Mesagne, 2 Ottobre 1964”. Attualmente al posto dello stabilimento, chiuso nel 75/76, c'è una filiale di Poste Italiane, diversi complessi abitativi e attività commerciali. Lo stabilimento si estendeva fino alla fine di via Nino Bixio, arrivando al passaggio a livello che dà su rione Grutti.

Fondo
Anna Lucia de Milito
Data
Fine anni '20
Luogo
Mesagne, la masseria detta Tagliata, nei pressi dell'attuale campo sportivo.
Persone
Vito Galasso (bisnonno materno) e Roberto Murri
Descrizione
Il ragazzo, Roberto, era il figlio del padrone e si mise in piedi sul cavallo e il bisnonno disse "Scindi". I Murri erano una famiglia benestante di Mesagne, erano proprietari terrieri e avevano stabilimenti vinicoli e oleari, davano lavoro a molte persone all'epoca. Vito appena sposato, nel 1909 il 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio, è andato a lavorare presso di loro come cocchiere.

Fondo
Agostino e Michele Falanga
Data
1954
Luogo
Castel Acquaro, Pescheto
Descrizione
Nel pescheto del comandante Granafei, si raccoglievano le pesche che erano state acquistate da un commerciante, si veniva pagati a giornata.

Fondo
Antonio Rubino
Data
1983/84
Luogo
Bonn (Svizzera)
Fotografo
La foto è stata scattata dal mio principale che si chiama Hans Werna Jung
Persone
Antonio Rubino
Descrizione
Sono stato in Germania 43 anni dal 1961 al 2004, sono partito perché all'epoca facevo il panettiere a Mesagne ma guadagnavo poco, lì avevo un amico che mi ha portato con sé a lavorare prima Siegen in Nord Reno Westfalia, vicino Colonia, il 19 marzo 1961. Avevo 18 anni, ero contento perché andavo a migliorare la mia situazione economica. C'era sicuramente la nostalgia. Mia moglie l'ho conosciuta proprio a Siegen e ci siamo sposati lì, dove sono nati anche i miei figli, Franco di 46 e e Angela di 32 anni. I primi sei mesi ho fatto il contadino e ho cominciato a imparare la lingua. Piantavamo alberi di pino. Poi andai in un panificio dove ho lavorato finché non mi sono sposato. Ho prestato servizio anche in una ditta, una fabbrica di pane, in cui eravamo 30/40 operai. Nello stesso edificio della ditta c'erano gli appartamenti per noi che venivamo da fuori. Nel 1966 dopo il matrimonio, mi sono trasferito a Bonn e sono rimasto fino al 2004. A Bonn ho lavorato per 30 anni in un panificio, un'azienda più piccola, il cui principale era il presidente dell'artigianato . Oltre a lui c'ero io e due ragazzi operai, io ero il capo, stavo bene.

Fondo
Anna Falces
Data
Fine anni 60
Luogo
Campagna, Mesagne
Persone
sulla destra Roberto Calcagni
Descrizione
In questa foto mio marito da giovane, avrà una ventina d'anni, pronto per la vendemmia, con lo zaino in spalla. Era uno zaino fatto in casa, in genere con dei vecchi pantaloni riempiti con la paglia che facevano da base per il trasporto delle tinozze piene di uva. Le cosiddette tinedde contenevano fino a mezzo quintale di uva.

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Fondo
Agostino e Michele Falanga
Data
1954
Luogo
Castel Acquaro, Pescheto
Persone
Michele Falanga (classe 1938)
Descrizione
Qui stavo imballando le pesche nelle cassette nelle tenute del Comandante Granafei.
Note
L'azienda di Castel Acquaro si estendeva da Mesagne fino alla Masseria di Apani. Il proprietario era il Comandante (MM) Marchese Granafei. Molti mesagnesi hanno lavorato per Castel Acquaro. Le colture all'inizio erano limitate solo tabacco e grano.